
L'Italia è il terzo paese al mondo per quanto riguarda gli annunci di Airbnb. Questo è quanto afferma Matteo Frigerio, country manager/responsabile regionale dell'azienda, in riferimento ai dati del 2022. Si parla di un totale di 400 mila abitazioni. Le città italiane con un numero più alto di Airbnb sono Firenze, Roma, Napoli e Milano che conta oltre 24mila alloggi sulla piattaforma.
Chi gestisce questa piattaforma sono le aziende e il loro monopolio è sempre più forte. In passato, il fenomeno Airbnb sembrava un'opportunità per la gente comune di avere un secondo stipendio; ma era evidente che il sito è piuttosto un'opportunità per i multiproprietari.
Il problema dell'Italia è che in questo paese il mercato di Airbnb non è regolamentato. Il risultato è che il caso Airbnb danneggia la popolazione locale. Le abitazioni sono più rivolte ai turisti che ai residenti. La maggior parte delle capitali europee ha già preso posizione su questa tematica: time-caps, domande di licenze e autorizzazioni, restrizioni nelle aree storiche delle città sono le nuove politiche applicate per proteggere le città da una diffusione incontrollabile di Airbnb. Di conseguenza, le capitali europee hanno beneficiato di un aumento della popolazione.
In ogni caso, in Italia sono stati fatti dei tentativi per migliorare questa situazione spiacevole: sono state attuate alcune politiche di restrizione ma sembra che non siano decisive.
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